Ideali per le tirate al limite in circuito, come per guida tranquilla di tutti i giorni, le nuove BMW M3 e M4 nella versione d’attacco vantano 480 a 510 CV di potenza massima.
“Doppio rene” pronunciato
Le nuove BMW M3 (berlina) e M4 (Coupé) abbandonano il tradizionale understatement delle generazioni precedenti, a favore di un’aggressività notevole. Aggressività riferita soprattutto al frontale, dove spicca il grande “doppio rene” che caratterizza entrambe le versioni M al punto da garantire un colpo d’occhio mai visto prima per le sportive del brand. Non si può negare che il nuovo muso ha perso i caratteri distintivi originari, diventando un particolare che o si ama o si odia. Infatti può piacere o meno, ma nessuno può dire che sia banale.
A sottolineare la sportività sono presenti i classici particolari tipici delle BMW M come i quattro terminali di scarico di eguale diametro, il diffusore posteriore e prese d’aria profuse a piene mani.
Le BMW M3 e M4 Coupé hanno il tetto in fibra di carbonio e abitacoli rivisti rispetto alle Serie 3 e 4. Anche i nuovi sedili sportivi sono in fibra di carbonio in opzione, più leggeri di 9,6 kg rispetto a quelli standard e studiati per trattenere al meglio il corpo nella guida al limite. E a proposito dell’abitacolo, come sempre a bordo delle BMW il cockpit è orientato verso il pilota, mentre un aspetto di grande modernità è dato dalla strumentazione virtuale.
Cavalleria in abbondanza ma non da primato
Sotto il cofano di entrambi i modelli c’è un 6 cilindri 3.0 sovralimentato mediante due turbocompressori completamente inedito rispetto alle precedenti M3 ed M4. Si tratta dell’unità S58 che già equipaggia le X3 M e X4 M, più moderno, efficiente e dal regime di rotazione più alto rispetto all’unità S55 che sostituisce.
La versione d’attacco sviluppa 480 CV di potenza massima, mentre la Competition eroga 510 CV. Potenza molto elevata ma certamente non nuova in questa categoria, in quanto la stessa della rivale Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio.
Se poi andiamo a “scomodare” la Giulia GTA, allora non c’è storia visti i suoi 540 CV. Insomma, cavalli in abbondanza ma non da primato assoluto. Quanto alle prestazioni, BMW M3 e M4 da 480 CV staccano il tempo di 4”2/10 sullo 0-100 km/h e raggiungono i canonici 250 km/h autolimitati di velocità massima. Le M3 e M4 Competition da 510 CV, raggiungono la stessa velocità massima, innalzabile però a 290 km/h su richiesta. Lo 0-100 km/h si compie in 3”9/10, esattamente lo stesso tempo dell’Alfa Giulia Quadrifoglio presentata nel 2015.
C’è anche il cambio manuale
In tempi dove le trasmissioni automatiche di ogni genere la fanno da padrone, la presenza di un cambio manuale riguardo supercar del genere se non è propriamente sensazionale fa comunque notizia. Infatti, le BMW M3 e M4 da 480 CV sfoggiano un bel manuale a 6 rapporti, uniche nella propria categoria.
Nell’automatico invece, di serie sulle Competition, parliamo di un 8 marce Steptronic con convertitore di coppia che sostituisce il precedente sistema a doppia frizione dimostrandosi più veloce, e decisamente più confortevole in città.
La trazione è posteriore per le versioni d’attacco, e integrale per le Competition. Un’integrale molto particolare, poiché la minima percentuale di coppia che giunge alle ruote anteriori può essere azzerata tramite un apposito programma di guida, restituendo il piacere di guidare con le ruote dietro che spingono e sovrasterzi di potenza a volontà (in pista, naturalmente).
Le BMW M3 e M4 debutteranno nel marzo 2021 con prezzi a partire da 95.900 euro.
La redazione | Motorage.it