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Taxi anti assembramento: un’alternativa ai mezzi pubblici

In un periodo segnato dall’emergenza sanitaria i trasporti pubblici sono al collasso. Per risolvere il problema, Wetaxi e Moovit puntano sui taxi anti assembramento mezzi pubblici.

Taxi anti assembramento mezzi pubblici: l’iniziativa
Image by Pexels from Pixabay

In pieno lockdown erano molte le voci che giravano circa il nuovo regolamento per usufruire del servizio di trasporto pubblico locale: distanziamento, mascherine, guanti, addirittura si valutava il rilascio di un numero ridotto di biglietti e un adeguamento della tariffa. Oggi, con l’arrivo di un nuovo inverno, sembra che prendere il taxi per evitare gli assembramenti sui mezzi pubblici sia l’unica soluzione possibile.

Trasporto pubblico e taxi: uno a sostegno dell’altro

Sebbene ci sia stato tutto il tempo di studiare nuove strategie, l’inizio delle scuole e la ripresa delle normali attività, lavorative e non, ha messo in luce come tutta la normativa in vigore, soprattutto quella riguardante il mantenimento di un metro di distanza tra le persone, non sia così semplice da seguire.

Non basta più predisporre itinerari stabiliti per scendere e salire dai mezzi, misurare la temperatura ed evitare tutta una serie di comportamenti etichettati come rischiosi. Occorre studiare delle alternative come quella dei taxi anti assembramento mezzi pubblici per evitare che i cittadini, non sentendosi sicuri del TPL, decidano di utilizzare un’auto privata con conseguente congestione del traffico.

Un servizio chiaro e trasparente

In questa direzione si sta movendo Wetaxi, in collaborazione con Moovit. L’idea è quella di rilanciare il settore dei taxi come alternativa più sicura al trasporto pubblico.
La PMI, nata al Politecnico di Torino, già da tempo opera in alcune città italiane in collaborazione con le principali radiotaxi offrendo un servizio chiaro e trasparente, soprattutto nel prezzo. Primi a offrire un’assicurazione sanitaria a tutela delle sindromi influenzali di natura pandemica (WeCare), ha provveduto all’installazione di barriere in plexiglass tra conducente e passeggero e a cicli di sanificazione delle vetture.

Bonus e offerte

Grazie al bonus governativo sui taxi e al programma Smart&Safe sarà anche possibile risparmiare fino l’80% su ciascuna singola corsa.
Il bonus Taxi è una misura nata per sostenere il trasporto pubblico non di linea, che prevede rimborsi fino al 50% per gli utenti disabili o appartenenti a famiglie in difficoltà. A questo si aggiungono le offerte di Wetaxi, che comprendono uno sconto del 30% sulla prima corsa, 10 euro a settimana in Credito Wetaxi, da spendere nei 30 giorni successivi. Con 3 corse in taxi si guadagnano i primi 5 euro, e con 5 corse si arriva a 10 euro.

Insomma, sembra davvero che i taxi siano una possibile soluzione perché da un lato contribuiscono al rilancio di un settore fortemente colpito dallo stop forzato delle attività di inizio anno e dall’altro permettono ai cittadini di viaggiare in sicurezza usufruendo di agevolazioni economiche.

La redazione|Motorage.it

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