Maserati Trofeo Collection: perfette anche in circuito
Impressioni di guida
Le Maserati Ghibli, Quattroporte e Levante della gamma Trofeo non solo sprigionano l’eccezionale potenza di 580 CV dal loro motore V8, ma garantiscono anche performance globali da 10 e lode in pista.
Top di gamma
Le Maserati Ghibli Trofeo, Quattroporte Trofeo e Levante Trofeo sono equipaggiate da un motore V8 a 90° Twin Turbo a benzina 3.799 cc, prodotto dalla Ferrari a Maranello su specifiche del Tridente. La potenza massima è di 580 CV a 6.750 giri/min., mentre il picco di coppia è pari a 730 Nm da 2.500 a 5.000 giri/min.
Le performance, Ghibli e Quattroporte Trofeo fanno segnare lo 0-100 km/h rispettivamente in 4”3/10 e 4”5/10, a fronte della medesima velocità massima di 326 km/h. Questo valore colloca i modelli tra le berline più veloci al mondo.
La Maserati Levante Trofeo si avvantaggia in accelerazione rispetto a Ghibli e Quattroporte, staccando un eccezionale tempo di 3”9/10 sullo 0-100 km/h, mentre la velocità massima è di 304 km/h. Tutte e tre sono accomunate dal cambio automatico ZF a 8 rapporti, Ghibli e Quattroporte hanno la trazione posteriore e la Levante conta sulla trazione integrale intelligente Q4.
Inoltre, tutte dispongono del differenziale posteriore autobloccante a slittamento limitato e contano sulla ripartizione dei pesi sui due assali di 50:50. Pregevoli le sospensioni a quadrilateri deformabili anteriormente e multilink a 5 leve posteriormente, con tanto di ammortizzatori a controllo elettronico. Abbiamo portato in pista le tre top di gamma Maserati e le sorprese, in positivo, non sono mancate. Ecco come si comportano in dettaglio.
Maserati Ghibli Trofeo
Il feedback che ci siamo dati nello scendere in circuito con le Maserati Trofeo è di lasciare inserita l’elettronica di controllo dell’assetto. Anche per verificare se asseconda o meno la guida sportiva e per non perdere tempo sul giro nel contrastare i sovrasterzi di potenza.
Cominciamo questa esaltante prova con la Maserati Ghibli Trofeo. La spinta del suo V8 Twin Turbo a benzina da 580 CV ci lascia “di stucco”, poiché è impressionante e costante lungo tutto l’arco dei giri. Il tutto accompagnato da una tonalità inebriante, un sound squisitamente Maserati con tanto di scoppiettii in rilascio degli scarichi e altrettanti “botti” nelle fotoniche cambiate dello ZF8.
La Ghibli Trofeo ti invita a osare sempre di più nella rassicurante cornice di un circuito. Tanto è vero che finisci per staccare veramente al limite e apprezzare l’immediatezza dell’appoggio in curva, nonché la straordinaria precisione nel mantenere le traiettorie anche a velocità altissime.
L’elettronica di controllo assetto non è mai invasiva, ma al contrario asseconda la condotta sportiva. In sintesi, tutto è perfettamente congegnato per la guida in circuito, dal motore ai freni, dal cambio all’assetto senza dimenticare lo sterzo diretto e dal giusto carico. Ma poi una volta lasciate alle spalle i cancelli della pista, posizioni il cambio in Drive e la Ghibli si trasforma in una “tranquilla” berlina di rappresentanza per tutti i giorni.
Maserati Quattroporte Trofeo
Inevitabilmente la Quattroporte Trofeo sconta il peso e le dimensioni maggiori rispetto alla Ghibli nelle curve, ma non nel modo in cui ci aspettavamo. In sostanza la vettura è sì meno agile rispetto alla “sorella minore”, ma si dimostra di gran lunga la migliore nella categoria delle berline Segmento F in quanto a tenuta di strada, stabilità, maneggevolezza e più in generale piacere di guida.
“Aggredendo” i cordoli sembra che i 5,26 metri di lunghezza e il peso in ordine di marcia pari a 2.000 kg siano in realtà molto meno. Rispetto alla Ghibli abbiamo notato un’ESP più presente negli interventi, senza peraltro esagerazioni. Del resto un “macchinone” del genere se lo può tranquillamente permettere, con la certezza di affrontare le curve con un approccio sconosciuto alle concorrenti.
Maserati Levante Trofeo
La Maserati Levante Trofeo è la vettura che più ci ha impressionato favorevolmente per la maneggevolezza. Infatti, qui non solo si deve fare i conti con dimensioni importanti e un peso di 2.170 kg ma anche con una certa altezza da terra tipica dei SUV. Anche se il modello del Tridente vanta il baricentro più basso della categoria. Fatto sta che la Levante Trofeo sembra “gettare alle ortiche” lunghezza, peso e altezza, dimostrando un handling semplicemente fantastico.
Nelle condizioni normali la trazione Q4 invia il 100% della coppia al retrotreno. Di conseguenza la vettura si comporta come se fosse una trazione posteriore con tutti i benefici in termini di maneggevolezza e piacere di guida. Solamente quando il retrotreno si approssima a perdere aderenza, una certa percentuale di coppia viene inviata all’avantreno attuando, quindi, la trazione integrale.
Ma a dire la verità sono rarissimi i momenti in cui il retrotreno perde aderenza. Complice il binomio sospensione multilink a 5 leve che fa lavorare perfettamente gli pneumatici e il differenziale autobloccante meccanico. Risultato: la Maserati Levante Trofeo in pista è un vero e proprio spasso da guidare. Anche se si deve tener conto di avere pur sempre a che fare con una vettura da 580 CV e con inevitabili inerzie nelle curve, pur molto meno pronunciate rispetto alle concorrenti.
E poi, “vuoi mettere il piacere di dominare la pista da una certa altezza e avere la sensazione di guidare più una gran turismo sportiva che un SUV com’è in realtà la Levante Trofeo?”
Gian Marco Barzan | La redazione