La risposta di Sala al Dpcm del 4 novembre per agevolare la cittadinanza di Milano in lockdown è la sospensione delle aree B e C e del pagamento dei parcheggi tra le strisce blu. Un modo di incentivare la circolazione privata in un periodo in cui è permessa solo in caso di necessità.
Nella tarda serata del 4 novembre il governo ha emesso un nuovo decreto ministeriale volto a limitare le possibilità di diffusione del Coronavirus. Tra le regioni più colpite ci sono quelle inserite nella zona rossa, dove le misure si fanno davvero stringenti, tra cui la Lombardia con il suo capoluogo, Milano. La reazione del sindaco di Milano Giuseppe Sala, ancora una volta dalla parte dei cittadini, hanno fatto discutere.
Sala sospende il pagamento delle aree B e C e delle strisce blu
Entrare nella lista delle zone rosse significa avere possibilità limitate di spostamento, vincolate a necessità lavorative e di salute. I negozi (a eccezione degli alimentari) sono costretti a chiudere i battenti, le attività di ristorazione possono lavorare solo da asporto e i ragazzi fare lezione a casa dalla seconda media in poi. Le nuove misure anti Covid disposte dal governo, infatti, prevedono il divieto di uscire se non per motivi di comprovata necessità o urgenza da provare, presentando la documentazione in caso di controlli.
Il sindaco di Milano, subito dopo l’emissione del decreto, attraverso il suo profilo Facebook annuncia la sospensione del pagamento Area C e dei parcheggi a strisce blu come era già successo nel corso del precedente lockdown. Questo provvedimento fa seguito a quello di un paio di settimane prima che prevedeva l’apertura dell’area B, nella quale le telecamere sono state spente da poco.
Si potrà quindi circolare all’interno del territorio comunale in libertà, proprio grazie allo spegnimento dei dispositivi di controllo posti ai varchi. Certo, questo provvedimento potrebbe far discutere dal momento che pare in direzione opposta a quanto stabilito dal decreto.
Incentivare la circolazione privata
In realtà, scopo del primo cittadino di Milano non è quello di incentivare la circolazione dei veicoli per i quali sono previste ammende per violazione della norma anti-covid dai 400 ai 2.000 euro. L’intenzione quella di agevolare gli spostamenti dei cittadini, che altrimenti dovrebbero affidarsi ai mezzi pubblici, rischiando di aggravare ulteriormente la situazione.
In quest’ottica si inserisce anche la decisione di prorogare fino alla fine dell’anno la validità dei permessi di transito nelle corsie riservate e dei pass disabili.
Insomma, per quanto questo gesto possa sembrare banale, sarà sicuramente apprezzato dai cittadini di Milano. Almeno quelli che per esigenze improrogabili, sono costretti a spostarsi con la propria vettura senza dover fare i conti con i problemi di ticket e parcheggi.
Beatrice Piselli | La redazione