Renault Captur TCe 130 Intens EDC: tutta nuova tranne il nome
Prova su strada
Rispetto all’omonima progenitrice, l’attuale Renault Captur è inedita, nasce su una piattaforma completamente nuova e ha un livello qualitativo da prima della classe.
Sulla scia di un successo sensazionale
Presentata nel 2013 e venduta in oltre un milione e mezzo di esemplari, la Renault Captur si è fatta ampiamente strada nel settore dei crossover compatti. Ora è la volta della seconda generazione che, come abbiamo anticipato nel titolo, è completamente nuova (nome a parte).
Realizzata su un’inedita piattaforma, condivisa con la nuova Renault Clio e la Nissan Juke, la nuova Renault Captur è più lunga di 11 cm rispetto a prima, nonché mette in mostra un passo ampliato di 3 cm. Conseguentemente, l’abitabilità è stata ottimizzata a pieno beneficio del comfort nei viaggi lunghi.
Degno di nota anche il vano bagagli: 536 litri (81 in più rispetto alla Captur prima generazione). Per quanto concerne lo stile, la linea risulta molto più accattivante grazie al frontale aggressivo, la linea di cintura rialzata e un tetto spiovente che “strizza l’occhio” al mondo dei coupé.
Progressi enormi in termini qualitativi
Il passo avanti più sostanziale della Renault Captur nei confronti dell’omonima progenitrice, è senz’altro rappresentato dalla qualità. Adesso, infatti, il compatto crossover della Losanga se la gioca ad armi pari con le concorrenti migliori su questo fronte, alla luce di assemblaggi impeccabili e soprattutto un interno dove i materiali morbidi al tatto abbondano.
La nuova Captur ha compiuto lo stesso salto qualitativo della nuova Clio nei confronti della precedente generazione e si merita un bel 10 con lode. Del resto la strumentazione e il sistema di infotainment sono gli stessi della compatta Renault, compreso lo schermo digitale da 10”2 con tutti gli indicatori secondo i tre setup del programma Multi Sense.
Che grinta il motore!
La Renault Captur oggetto della nostra prova è la la TCe 130, equipaggiata da un motore 4 cilindri 1.300 cc, sovralimentato mediante un turbocompressore ed erogante la bellezza di 130 CV. Degne di nota anche le prestazioni: 0-100 km/h in 9”6/10,a fronte della velocità massima di 193 km/h.
Il motore ha una grinta invidiabile sin dai regimi più bassi, ha un buon allungo e più che un sovralimentato quale in realtà è sembra comportarsi come un aspirato di 2 litri.
Francamente il miglior complimento che ci sentiamo di porgere a tale propulsore, il quale ha dalla sua anche silenziosità e rotondità di funzionamento. Motore abbinato al cambio doppia frizione EDC a 7 rapporti, da preferirsi più per la fluidità di marcia in drive che per la velocità nei passaggi di marcia nel setup manuale.
Quanto al comportamento su strada, la Renault Captur rappresenta un ottimo compromesso tra tenuta e comfort, evidenziando un leggero sottosterzo solamente quando si esagera con la velocità in rapporto al raggio di curva, prontamente inibito dall’ESP ancor prima che il guidatore alleggerisca istintivamente l’acceleratore. Insomma, un’auto estremamente sicura come tutte le Renault.
Motorage.it | La redazione