La berlina supercar del Biscione abbina un comportamento impeccabile in qualunque circuito a una fruibilità quotidiana notevole. La Giulia Quadrifoglio ha un’anima “double face” che ti conquista.
Il massimo dell’Alfa Romeo (aspettando la GTA)
A oltre cinque anni dalla sua presentazione, l’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio continua a essere la “best in class” in termini di prestazioni complessive, tenuta di strada e stabilità. Nel dettaglio, il motore V6 da 90° a benzina bi turbo 2,9 litri con tecnologie d’ispirazione Ferrari, eroga la bellezza di 510 CV a 6.500 giri/min. e un picco di coppia pari a 600 Nm da 2.500 a 5.500 giri/min. L’accelerazione 0-100 km/h si compie in 3”9/10 e la velocità massima raggiunge i 307 km/h.
Per l’assetto, non è certo un mistero come la Giulia Quadrifoglio sia diventata un punto di riferimento assoluto per comportamento e raffinate soluzioni a disposizione. Come per le sospensioni anteriori a quadrilatero alto (che recuperano maggior camber in curva meglio di quanto faccia il layout a doppio snodo della nuova BMW M3).
Oppure per le posteriori che sono Alfa Link (quattro bracci e mezzo), o l’albero di trasmissione in fibra di carbonio e dalla trazione posteriore al differenziale autobloccante con Torque Vectoring. Inoltre, tra le peculiarità della Giulia Quadrifoglio, a rigor di logica ancora oggi il massimo dell’Alfa Romeo, vi è anche la distribuzione dei pesi di 50:50.
Quel sound che ti si imprime nel cuore
Il V6 da 90° Alfa Romeo sovralimentato ha una timbrica tutta sua, tonitruante e la cui intensità è qualcosa di grandioso una volta che si lambiscono i 7.000 giri/min. Il tutto diffuso ad arte dai doppi terminali di scarico asimmetrici per lato (a richiesta vi è l’impianto Akrapovic non presente sull’esemplare provato).
Questo sound, che ricorda più la “Motor Valley” italiana per eccellenza piuttosto che il mitico V6 Alfa “Busso”, è l’ideale completamento di un motore che spinge come un forsennato a ogni regime, partendo dal minimo e arrivando a 7.000 giri/min.
Il ritardo della sovralimentazione semplicemente non esiste e in questo l’unità della Casa milanese ricorda molto il pluripremiato V8 Ferrari Turbo. Infine, il motore è molto bene assecondato dall’onnipresente cambio ZF a 8 rapporti che nelle modalità Dynamic e Race dell’Alfa DNA compie i passaggi di marcia in appena 150 millisecondi.
Molto agevoli (oltreché scenografici) i paddle in alluminio fissi al piantone per la modalità manuale del cambio. Quest’ultima è attuabile anche tramite la leva centrale che va tirata per salire di rapporto, nonché spinta per scalare ferma restando l’inibizione sia del kick down sia del passaggio automatico alla marcia superiore.
In circuito è perfettamente a proprio agio
L’Alfa Romeo Giulia Quadrifoglio ha un’anima piacevolmente double face, coniugando la fruibilità quotidiana sulle strade normali a un comportamento esemplare in pista. E non importa se ci si trovi nel breve circuito del Museo Alfa Romeo di Arese o al Nurburgring, perché potete pur stare certi che la più estrema delle Giulia (aspettando la GTA, naturalmente) si troverà sempre a proprio agio.
Per ottenere il massimo dall’assetto in circuito è meglio selezionare l’Alfa DNA in Race. A quel punto tanto il controllo di trazione quanto quello di stabilità saranno completamente esclusi. Solo così il pilota avrà il piacere di gestire al 100% una trazione posteriore da 510 CV, con tutto il sovrasterzo di potenza conseguente.
Senza dimenticare che la modalità Race rende più pronta la risposta all’acceleratore e predispone il cambio a passaggi di marcia “fotonici”. Inoltre aumenta il carico allo sterzo e apre le valvole degli scarichi che diffonderanno il sound cattivo cui accennavamo in precedenza.
In sostanza, grazie anche ai potentissimi e instancabili freni carboceramici (optional) puoi ritardare al massimo la staccata, inserire la vettura molto velocemente in curva (lo sterzo diretto e corposo contribuisce non poco) e far lavorare l’autobloccante al meglio concludendo, se si vuole, con un bel sovrasterzo di potenza.
Insomma, la Giulia Quadrifoglio è l’Alfa Romeo con l’assetto migliore di tutti i tempi. E a questo punto la domanda sorge spontanea: “come si comporterà la GTA?”
Gian Marco Barzan | La redazione