Arriva Schumacher 2.0: Mick è pronto per il Circus
Il figlio del sette volte Campione del Mondo di Formula 1 Michael Schumacher, conquista il titolo mondiale di Formula2. L’anno prossimo correrà nella massima formula al volante della Haas.
Un pilota promettente
Al di là del cognome importante, importantissimo, Mick Schumacher ha dimostrato più volte di avere la “stoffa” del campione. Infatti, il figlio del Grande Michael Schumacher, ha appena conquistato il Campionato di Formula 2 nella gara in Bahrain.
Ma il traguardo più importante nel medio termine sarà l’approdo di Mick l’anno prossimo al Campionato Mondiale di Formula 1 vinto per ben sette volte da suo padre. Schumacher sarà al volante della Haas, monoposto con motorizzazione Ferrari e se la dovrà vedere con campioni del calibro di Lewis Hamilton e Kimi Raikkonen, ma anche con un nutrito gruppo di piloti di ultima generazione molto agguerriti, Charles Leclerc in testa.
Sicuramente il cognome Schumacher avrà il suo peso nell’opinione collettiva, ma siamo sicuri che Mick non si farà condizionare da questo e compirà passo dopo passo la sua strada, sarà sé stesso e scriverà nuove pagine nel sempre molto attraente mondo della Formula 1. In altre parole, un po’ com’è avvenuto con i figli di Rosberg e Villeneuve, citando due esempi importanti, capaci di vincere un mondiale senza subire paragoni con i loro illustri padri che pure ci sono stati.
Strategia propedeutica
Per Mick Schumacher la Haas rappresenterà senz’altro un’occasione importante per farsi conoscere in Formula 1, categoria massima delle competizioni automobilistiche e tanto unica quanto affascinante per il grado di difficoltà. L’esperienza di Mick alla Haas potrebbe essere propedeutica al passaggio negli anni a venire a un team di primissimo piano, un po’ com’è avvenuto per Charles Leclerc che ha debuttato in Formula 1 al volante dell’Alfa Romeo per poi passare appena un anno dopo alla Ferrari.
Certo, c’è da scommettere che già oggi tantissimi tifosi della Scuderia Ferrari sognino Mick Schumacher al volante della “rossa per eccellenza”, magari però senza eccedere nei paragoni. Ogni persona è unica e irripetibile, anche se porta lo stesso cognome e fa il mestiere più bello del mondo puntando a vincere tutto quanto vincibile.
Gian Marco Barzan | La redazione