GP di Abu Dhabi: Verstappen vince e le Ferrari doppiate
Il pilota olandese ha conquistato il primo posto nel GP di Abu Dhabi, ultima gara di Formula 1 della stagione 2020. Le Ferrari fuori dalla zona punti.
Secondo Bottas, terzo Hamilton
Gran bella gara quella di Max Verstappen al GP di Abu Dhabi, vinta con grande professionalità a dimostrazione come il pilota olandese e la sua Red Bull siano stati quest’anno gli unici veri rivali temibili delle Mercedes e dei rispettivi piloti Lewis Hamilton (“laureato” sette volte Campione del mondo proprio in questa stagione) e Valtteri Bottas.
La cronaca
Verstappen è partito molto bene dalla pole position conquistata ieri ed è stato capace di amministrare molto bene la gara, complice una strategia indovinata ai box. Nel GP di Abu Dhabi al secondo e terzo si sono classificati rispettivamente Bottas ed Hamilton su Mercedes.
Le Ferrari sono finite doppiate con Charles Leclerc al tredicesimo posto e Sebastian Vettel al quattordicesimo. In particolare, Leclerc ha tentato in tutti i modi di superare l’Alfa Romeo di Kimi Raikkonen ma non c’è stato nulla da fare.
Evidentemente la monoposto del Biscione Visconteo era superiore, anche se preferiremmo calandoci nei panni dei tifosi che un duello Alfa Romeo- Ferrari si compia in zona podio.
Quindi non solo questo GP di Abu Dhabi ma tutto l’anno è da archiviare in fretta per la Ferrari, mentre l’Alfa Romeo ha dimostrato progressi notevoli che fanno ben sperare nella stagione 2021.
Un colpo da maestro per la McLaren
La vera sorpresa in positivo del GP di Abu Dhabi è stata la conquista “all’ultimo momento” del terzo posto nel titolo costruttori della McLaren. Il celebre e prestigioso team inglese, infatti, ha battuto la Racing Point in virtù del quinto e sesto posto di Norris e Sainz.
Oggi è stata l’ultima gara di Sebastian Vettel al volante della Ferrari, team che il pilota ha elogiato con parole sincere e da appassionato. L’anno prossimo Vettel correrà per l’Aston Martin, i cui vertici hanno l’obiettivo dichiarato di far diventare il Marchio “la Ferrari inglese”.
Gian Marco Barzan | La redazione