Un prototipo del futuro SUV di categoria media del Tridente è stato fotografato davanti alla Maserati di Viale Ciro Menotti a Modena. Sono stati i dipendenti a diffondere per primi le immagini della Maserati Grecale sui social network.
E’ tempo di test molto intensi
Un prototipo del nuovo SUV Maserati Grecale è stato fotografato davanti alla storica sede Maserati in Viale Ciro Menotti a Modena. Sono stati i dipendenti a diffondere per primi le immagini sui social network. Maserati è innovativa per natura e, quindi, ha deciso di condividere le fotografie del nuovo modello in esclusiva con la Maserati Family.
Le vetture prototipali sono impegnate in un intenso periodo di test in strada, in pista, su percorsi off road e nelle più diverse condizioni di utilizzo, al fine di raccogliere dati fondamentali che permetteranno l’ottimale messa a punto finale del nuovo SUV. Maserati Grecale sarà prodotto nello stabilimento di Cassino, dove è stato previsto un investimento di circa 800 milioni di euro. La presentazione mondiale di Maserati Grecale avverrà entro la fine di quest’anno.
Piattaforma Giorgio
Non è certo un mistero che il Maserati Grecale sia basato sulla piattaforma Giorgio, ossia la stessa di Alfa Romeo Giulia e Stelvio che condividono con il SUV Maserati anche il luogo di produzione, ovvero lo stabilimento di Cassino. Si tratta di una struttura avanzatissima predisposta per applicazioni tecniche con motore anteriore longitudinale e trazione posteriore o integrale.
Per il Maserati Grecale è facilmente prevedibile il layout sospensivo a quadrilateri deformabili con asse di sterzo semi virtuale anteriormente, nonché multilink a quattro leve e mezzo posteriormente, al pari di una distribuzione ottimale dei pesi sui due assali di 50:50. Invece è plausibile prevedere per la trazione il sistema integrale Q4 con il 100% della coppia inviato al retrotreno in condizioni normali. Salvo trasferire una percentuale di forza motrice all’avantreno quando le situazioni di aderenza lo richiedono. Inoltre, come avviene per il “cugino” Alfa Romeo Stelvio, le versioni d’attacco potrebbero avere la semplice trazione posteriore.
Non mancherà la configurazione ibrida
Appare logica l’adozione del cambio automatico ZF a 8 rapporti con convertitore di coppia su tutte le versioni. Tra le motorizzazioni, sicuramente non mancherà la configurazione ibrida composta dal medesimo powertrain 2.0 a doppia sovralimentazione (turbocompressore azionato dai gas di scarico e turbocompressore elettrico) della Ghibli Hybrid erogante 330 CV.
Inoltre, al vertice della gamma si potrebbe collocare un motore V6 con due turbocompressori. Difficile a nostro avviso si tratti del Nettuno della MC20 adeguatamente depotenziato, bensì è più probabile l’adozione del 2.9 che equipaggia le Alfa Romeo Giulia e Stelvio Quadrifoglio. Queste sono solo nostre ipotesi, perché al momento tutto è top secret.
Gian Marco Barzan | La redazione