I malavitosi hanno cercato di recuperare la perdita di “lavoro” causata dalla pandemia durante gli ultimi mesi dell’anno appena trascorso, concentrandosi sui furti delle vetture a ruote “alte”.
SUV nel mirino
Secondo un report rilasciato da Lo Jack, i malavitosi che si occupano di furti d’auto non sono stati certo con le mani in mano. Infatti hanno concentrato la loro attività sugli Sport Utility Veichles, i quali hanno occupato il 41% di tutte le “sottrazioni”.
Dopo alcuni mesi difficili per la criminalità, con una diminuzione delle attività del 56% a marzo (rispetto allo stesso mese 2019), dell’87% ad aprile e del 39% a maggio, durante gli ultimi mesi c’è stato un nuovo aumento di fenomeni fino ad arrivare al -23% su tutto l’anno.
In questi secondi sei mesi, i Suv sono stati i più rubati, con Fiat 500X prima su tutti, davanti a Toyota RAV4 e Jeep Renegade, mentre a livello geografico il belpaese ha registrato il 37% degli avvenimenti in Campania, regione più colpita, davanti a Lazio, 24%, e Puglia, col 18% sul totale. Al “Nord” invece comanda la Lombardia, col 10%.
La prevenzione è molto importante
I dati appena descritti creano una situazione d’allarme, soprattutto sui possessori di veicoli nuovi, che subiscono la maggior parte dei furti d’auto. La prevenzione in questi casi è molto importante. Fondamentale risulta scegliere parcheggi videosorvegliati e in zone il meno “imboscate” possibili.
Anche le compagnie assicurative stanno cercando di limitare il fenomeno dei furti d’auto, attraverso apparecchi GPS e dispositivi di ogni genere. Ma purtroppo è necessario tenere conto del fatto che il crimine sia sempre più “avanti” dell’anticrimine.
Dal nostro punto di vista crediamo che dotarsi di protezioni “esterne” e dispositivi di geolocalizzazione possa essere importante, così come avere cura di scegliere il posto adeguato, specialmente in caso di auto nuova ed a ruote “alte”.
Luca Bortot | Motorage.it