Impressioni di guida Alfa Romeo Giulia GTA: la migliore di sempre
Un comportamento su strada e in pista ineccepibile e divertente, il motore che spinge fortissimo a ogni regime, la frenata impressionante. Questo e molto altro contraddistingue la nuova Giulia GTA.
Ridefinisce molti parametri
Sembrava impossibile superare la Giulia Quadrifoglio, best in class sotto il profilo delle performance globali. Eppure i tecnici Alfa Romeo ci sono riusciti appieno con la GTA. Di tutto questo te ne accorgi alla prima curva, dove la Giulia GTA è ancora più incisiva. Ma anche nei lunghi rettilinei in circuito, situazione in cui si sentono i 30 CV in più del propulsore V6 a 90° di 2.891 cc sovralimentato mediante due turbocompressori, per un totale di 540.
La spinta del motore è ancora più corposa rispetto all’unità della Quadrifoglio, specialmente nella parte alta del contagiri. Il tutto accompagnato dal sound tonitruante diffuso ad arte dal sistema di scarico Akrapovic con doppia uscita centrale. Insomma, ti viene voglia di “tirare le marce” nel setup manuale del cambio automatico ZF8 per il puro gusto di ascoltare la cattiveria sonora del V6 Alfa Romeo che va di pari passo con la sua esuberanza.
Grazie anche a un consistente lavoro di alleggerimento le prestazioni globali sono eccezionali a cominciare dallo scatto 0-100 km/h coperto in 3”6/10. Qui la sigla Gran Turismo Alleggerita è senz’altro meritata.
L’esperienza della Formula 1
Nel mettere a punto l’Alfa Romeo Giulia GTA (e l’ancor più estrema GTAm) ha contato molto l’esperienza della Formula 1. Merito sia la collaborazione con Sauber sia per l’apporto dei piloti Antonio Giovinazzi e Kimi Raikkonen. Il risultato è una vettura “piantata a terra” anche nella guida al limite, che mette in luce una deportanza ancor migliore rispetto a quella già considerevole della Giulia Quadrifoglio.
Considerando gli inesorabili limiti della fisica, nelle curve in circuito più si va veloci e migliore è l’aderenza grazie all’elevatissimo carico aerodinamico. Anche le sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili “parlano il linguaggio della Formula 1”, ma questo è un patrimonio comune a tutte le altre Giulia; senza dimenticare che la GTA ha comunque regolazioni ad hoc.
In pista emerge tutto il suo carattere
Come spesso accade per vetture di questo genere, è in circuito dove si possono saggiare tutte le caratteristiche della Giulia GTA. Un giro via l’altro e ti ritrovi a inserire la modalità Race del sistema Alfa DNA che esclude completamente i controlli elettronici di trazione e stabilità. Rimani impressionato dalla frenata potentissima e instancabile che ti porta a ritardare sempre più la staccata e apprezzi il modo in cui quest’Alfa Romeo sportiva estrema percorre le curve.
Gli inserimenti sono netti, precisi e veloci e da metà curva in avanti puoi “spalancare” l’acceleratore facendo lavorare appieno il carico aerodinamico. E naturalmente le sospensioni anteriori a quadrilateri deformabili e posteriori a quattro bracci e mezzo che recuperano pienamente camber.
Certo, nelle volte più strette il sovrasterzo di potenza ti ricorda che sei pur sempre alle prese con una trazione posteriore da 540 CV a controlli disinseriti. Ma lo sterzo diretto, preciso e comunicativo aiuta a ripristinare la traiettoria corretta dopo l’inevitabile stridio delle gomme posteriori.
Gran macchina davvero la Giulia GTA e lo pensi in maniera convinta dopo che nel corso degli anni hai guidato moltissime altre Alfa Romeo di gran razza come 1750 GT Veloce, Montreal, Duetto, Alfetta GTV6, 75 3.0 V6, 156 di ogni genere, RZ, 8C Competizione, eccetera. Alfa eccezionali per tenuta di strada e prestazioni, ma che la nuovissima Giulia GTA ovviamente supera in tutto e per tutto. Senza dimenticare che vi è l’ancor più estrema GTAm a due posti, vertice assoluto di oltre 110 anni della gloriosa storia Alfa Romeo.
Gian Marco Barzan | Motorage.it