Faccia a faccia tra le due supercar della Casa di Arese che ridefiniscono molti parametri in termini di performance globali. Per Giulia GTA e Giulia GTAm non c’è nulla di meglio di un circuito.
Entrambe spinte al limite
Per confrontare come si deve le Alfa Romeo Giulia GTA e Giulia GTAm non c’è nulla di meglio di un circuito, dove poterle spingere al limite e verificare i progressi globali compiuti rispetto alla già notevole (e best in class) Giulia Quadrifoglio.
Al volante della Giulia GTA già alle prime curve si apprezza la cura aerodinamica e il notevole lavoro compiuto per alleggerire il peso (-60 kg rispetto alla Giulia Quadrifoglio). Infatti, gli inserimenti sono netti, precisi e lo sterzo assai diretto contribuisce a raggiungere molto velocemente il punto di corda per poi riaccelerare senza tanti complimenti.
L’assetto è neutro e con il DNA settato in Dynamic vi è spazio per un moderato sovrasterzo di potenza prima che i controlli elettronici entrino discretamente in azione. Un giro via l’altro e ti ritrovi a ritardare sempre più la staccata, affidandoti ai potentissimi e instancabili freni carboceramici. Poi inserisci il setup Race del DNA e a quel punto sei “a tu per tu” con una trazione posteriore da 540 CV completamente libera dai controlli elettronici di trazione e stabilità.
Il V6 spinge come un forsennato
Occorre avere una notevole padronanza del sovrasterzo di potenza, a suon di controsterzi e pronti riallineamenti. A quel punto ti trovi ad apprezzare il grande “lavoro di squadra” compiuto dalle raffinate sospensioni a quadrilateri deformabili anteriormente e multilink posteriormente e dalle appendici aerodinamiche in grado di garantire la massima deportanza.
In tutto questo il motore V6 da 90° Alfa Romeo 2.9 sovralimentato mediante due turbocompressori spinge come un forsennato. Infatti sono ben percepibili i 30 CV in più rispetto alla unità che equipaggia la Giulia Quadrifoglio per un totale di 540 CV. Insomma dopo parecchi giri di pista ti rendi conto pienamente di come la Giulia GTA sia una macchina fantastica, ancor più della Giulia Quadrifoglio (il ché è tutto dire) e hai la sensazione che sia insuperabile.
La GTAm è ancora più “piantata sull’asfalto”
Ma ai box c’è ad attenderti l’ancor più estrema Giulia GTAm con due soli posti, il roll bar in luogo dei sedili dietro, lo splitter anteriore e l’ala posteriore regolabili nelle incidenze, le cinture di sicurezza a 5 punti e vetri posteriori e lunotto in policarbonato. Risultato: ben 100 kg in meno rispetto alla Giulia Quadrifoglio. Già alla prima curva è palese come la GTAm sia ancor migliore della GTA, essendo più rapida nell’iscriversi in traiettoria e ancora più “piantata sull’asfalto”.
Qui le staccate diventano veramente al fulmicotone e i piloti di Formula 1 riescono a togliere il piede dall’acceleratore e iniziare la frenata al cartello dei 50 metri. Nelle loro mani la Giulia GTAm si dimostrerà una delle auto stradali migliori di sempre. Mentre i guidatori normali esploreranno solo una minima parte delle capacità di questo assetto straordinario.
Ricorda un’auto da competizione
Nelle staccate al fulmicotone l’Alfa Giulia GTAm non manifesta il benché minimo beccheggio, così come non emerge rollio nelle curve in pieno appoggio. Regolando le incidenze dello splitter anteriore e dell’alettone posteriore si può privilegiare l’aderenza all’avantreno o al retrotreno, oppure trovare un perfetto punto di equilibrio.
Certo è che questa possibilità consente ai piloti più smaliziati di assecondare le proprie preferenze. E anche di adeguare il setup secondo la tipologia di circuito proprio come avviene con le auto da competizione. Una volta lasciata la pista, sorprende favorevolmente la fruibilità della GTAm nient’affatto scontata per una sportiva estrema del genere.
Difficile trovare concorrenti
Così anche una guida tranquilla nel pieno rispetto del Codice della Strada diventa divertente per la risposta di sterzo, freni e motore. L’assetto non poi così rigido se si ha l’accortezza di regolare gli ammortizzatori a controllo elettronico “sul morbido”.
Giulia GTA e Giulia GTAm rappresentano la massima espressione attuale dell’Alfa Romeo e francamente non vediamo concorrenti in grado di impensierirle. Specialmente tra un cordolo e l’altro e la bandiera a scacchi.
Gian Marco Barzan | Motorage.it