Il DDL Concorrenza prevederà l’obbligo per le assicurazioni operanti sul territorio nazionale di aderire alla CARD. Ecco cosa significa per il risarcimento diretto e cosa cambia.
Entrato in vigore con il Decreto Bersani del 2007, il risarcimento diretto ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta nel settore assicurativo. Ulteriori passi avanti verranno fatti grazie al DDL Concorrenza, il piano di ripresa del paese elaborato per far fronte alla crisi economica. Ecco tutte le novità in proposito.
Risarcimento diretto e CARD
Per risarcimento diretto si intende la possibilità di richiedere il rimborso, spettante in seguito a un sinistro, alla propria assicurazione anziché a quella dell’altra parte coinvolta. Permette quindi di snellire e velocizzare procedure e tempistiche e ottenere quindi un risarcimento in tempi più brevi.
Questa possibilità, come detto, è stata introdotta a partire dal 1 febbraio 2007 dal Decreto Bersani ma affinché sia applicabile, le assicurazioni delle parti coinvolte devono sottoscrivere l’accordo CARD (acronimo di convenzione tra assicuratori per il risarcimento diretto).
Oltre a questo i requisiti di applicabilità riguardano il numero e il tipo di veicoli coinvolti e il luogo del sinistro. La convenzione relativa al risarcimento diretto vale infatti solo in Italia (compresi Vaticano e Repubblica di San Marino). Oltre che essere immatricolati in Italia, i veicoli a motore coinvolti nell’incidente non possono essere più di due.
DDL Concorrenza: cosa cambia
Secondo quanto riportato da Il Sole 24 Ore, con l’entrata in vigore del DDL Concorrenza scatta l’obbligo per tutte le compagnie assicurative operanti su territorio italiano di aderire alla Convenzione Card. Per alcuni questo potrebbe “aggravare” ulteriormente la situazione di oligopolio presente nel nostro Paese dove il 70% del mercato è nelle mani di cinque compagnie.
Di fatto però rispetto alla responsabilità civile pura, questo non comporta grandi differenze. Essere risarciti dalla propria assicurazione con il metodo del il risarcimento diretto permette di velocizzare i tempi. Poi la compagnia farà valere in ogni caso i propri diritti su quella dell’altra parte coinvolta.
Beatrice Piselli | Motorage.it