Pubblicità auto: una proposta legge vuole che siano green
Arriva in parlamento una proposta di legge che obbliga le Case auto ad aggiungere nelle loro pubblicità delle frasi che sconsigliano l’uso dei loro prodotti. Lo slogan potrebbe essere: “l’automobile come il fumo, nuoce gravemente alla salute”.
Nelle pubblicità solo messaggi di mobilità sostenibile
Questo sembra essere l’ultimo atto di una battaglia ideologica contro il mondo dell’auto. Infatti la deputata Rossella Muroni di facciamoEco ha depositato la proposta di legge numero 3.447 che obbligherebbe le Case auto che pubblicizzano i propri prodotti a sconsigliarne l’uso.
L’obiettivo è quello di introdurre in tutte le forme di pubblicità di auto a combustione interna un messaggio sulla lotta ai cambiamenti climatici e informazioni sul livello di emissioni di CO2 dei veicoli pubblicizzati. La proposta prevede Case auto inadempienti paghino una sanzione di 50 mila euro per ogni spot che non contiene i messaggi “green”.
Nel frattempo, una proposta della Commissione Europea prevede l’abbattimento del 100% delle emissioni delle auto in vendita a partire dal 2035. E l’Italia si allinea.
2035: stop alla vendita di auto a benzina, diesel e gas in Italia
Lo switch-off era nell’aria: è stato fissato al 2035 lo stop alla vendita di auto a benzina, diesel ma anche a gas. Ora non resta che attendere l’approvazione del Parlamento, ma il provvedimento potrebbe ripercuotersi sull’occupazione.
Il ministero della transazione ecologica già da tempo lavora per la messa al bando dei veicoli a combustione interna. Il fatto non dovrebbe sorprenderci più di tanto, dal momento che si allinea a decisioni prese a livello europeo e già ufficializzate da altri paesi.
Vietati i veicoli inquinanti, a partire dalle pubblicità
Basti pensare che in Francia dal 1 marzo prossimo i messaggi pubblicitari relativi alle automobili trasmessi in qualsiasi forma dovranno essere accompagnati da un disclaimer che ne disincentivi l’utilizzo. “Se déplacer, moins polluer” ossia “Spostarsi, inquinando di meno” è lo slogan che dovrà obbligatoriamente comparire nelle pubblicità, pena sanzioni fino a 50 mila euro.
A Milano niente pubblicità relative ai combustibili fossili.
La decisione del Governo francese ricalca un po’ quella presa dal comune di Milano che dal giugno 2020 combatte una sua personale crociata nei confronti delle automobili. Con una delibera comunale infatti stabilì che negli spazi pubblici era vietata la promozione, oltre che di tabacco, superalcolici, armi, materiale pornografico e a sfondo sessuale, anche di marchi automobilistici “non coerenti con le policy di sostenibilità ambientale promosse dal Comune”.
Obiettivo neutralità tecnologica
La nota del Ministero della Transizione ecologica che riassume le decisioni prese dal Cite, il Comitato interministeriale per la Transizione ecologica è in attesa del vaglio del Parlamento. La stop alla vendita dei veicoli a combustione interna dovrebbe partire nel 2035 (2040 per i furgoni e altre veicoli commerciali), ma questo va a toccare un nervo scoperto, quello dell’occupazione.
Si calcola infatti che tale provvedimento metterebbe a rischio mezzo milione di posti di lavoro, 60 mila solo in Italia.
Insomma, il passaggio a energie considerate più pulite nasconde alcuni lati negativi che forse, sulla scia di questo crescente ecologismo, non notiamo.
Beatrice Piselli | Motorage.it