Pressione pneumatici: importanza, specifiche e manutenzione
In quanto primo contatto tra il veicolo e la strada, lo pneumatico assume notevole importanza non solo per la salute del mezzo e il comfort degli occupanti, ma anche per la sicurezza. Affinché svolgano in modo adeguato il loro compito, però, è necessario che gli pneumatici siano mantenuti sempre in perfetta efficienza, seguendo poche, semplici ma essenziali regole.
Gli aspetti da controllare negli pneumatici
I parametri da monitorare a cadenza regolare per garantire una lunga durata e prestazioni elevate sono, principalmente, pressione e spessore del battistrada.I valori sono verificati in sede di revisione del veicolo, ma è essenziale che il proprietario effettui i relativi controlli facendo riferimento alle specifiche indicate sullo pneumatico, sul libretto d’uso e manutenzione, sul battente dello sportello oppure sullo sportellino del tappo carburante.
Queste condizioni assumono un’importanza talmente elevata per la sicurezza che il Legislatore ha provveduto a vietare la circolazione di “veicoli le cui condizioni di uso, equipaggiamento e gommatura possono costituire pericolo per la circolazione”, con l’articolo 175 del Codice della Strada.
Chi stabilisce, e come, la pressione pneumatici corretta
In sede di progettazione, il costruttore del veicolo stabilisce i corretti valori di pressione pneumatici, per ottimizzare parametri di utilizzo come spazio di frenata, consumi, tenuta di strada, reattività del mezzo e comfort. I più importanti produttori di pneumatici, come Continental (con sede a Hannover in Germania), investono ogni anno cifre rilevanti in ricerca e sviluppo per rendere i materiali utilizzati sempre più performanti e in grado di soddisfare tutte le specifiche dettate dalle case automobilistiche.
I valori che caratterizzano lo pneumatico prodotto vengono indicati sulla sua spalla (la parte alta laterale della gomma); questi devono essere confrontati con i parametri comunicati dalla casa costruttrice per evitare di commettere errori nella scelta e nella manutenzione.
Perché controllare la pressione pneumatici
Come correttamente indicato da Continental AG, uno dei principali produttori di pneumatici del mondo (ma anche di sistemi di frenata, controllo stabilità del veicolo e varie parti per autovetture e autocarri), mantenere i valori corretti di questo parametro è di fondamentale importanza vista l’influenza che questa azione ha su:
- sicurezza: una pressione pneumatici non corretta, insufficiente o eccessiva, pregiudica la guidabilità, la maneggevolezza e il controllo del mezzo. Per esattezza, uno pneumatico troppo gonfio ha una superficie di contatto (impronta) con il suolo ridotta, il che comporta una diminuzione della tenuta di strada, un allungamento dello spazio di frenata e un aumento della temperatura di rotolamento che finisce per aggravare i suddetti problemi; mentre uno pneumatico sgonfio causa un peggioramento dell’azione frenante, aumenta il pericolo di acquaplaning, accelera l’usura, diminuisce il comfort di guida, in quanto rende meno manovrabile e controllabile il veicolo e aumento dei consumi. Inoltre la loro vulnerabilità aumenta perché una temperatura eccessiva li rende più inclini alle rotture e alla formazione di crepe con conseguente cedimento della struttura;
- comfort di guida: essendo il veicolo più reattivo e maneggevole, guidarlo diventa più facile e meno gravoso. La diminuzione dello stress fisico aiuta a tenere alto livello d’attenzione, con abbassamento della probabilità di commettere errori;
- risparmio: il tasso di usura risulterà maggiore o irregolare se le gomme sono rispettivamente, sgonfie o troppo gonfie. Le statistiche indicano che la pressione pneumatici corretta allunga la loro vita in media di 7.500 km, mentre il consumo trarrà giovamento dalla diminuzione dell’attrito da rotolamento.
- impatto sull’ecosistema: la corretta pressione pneumatici contribuisce alla salute dell’ambiente in quanto si riducono le emissioni di inquinanti nell’atmosfera, unitamente alla diminuzione della CO2 prodotta; inoltre la maggiore regolarità della curva di consumo della gomma porta all’allungamento della vita degli pneumatici e a diradare la necessità del loro smaltimento.
Quando e come si controlla la pressione pneumatici
Per avere una lettura ottimale, dobbiamo controllare questo parametro a pneumatico freddo o con pochi chilometri percorsi e con regolarità (almeno una volta al mese); in caso di viaggi lunghi è sempre buona regola effettuare la verifica.Il controllo della pressione pneumatici verrà effettuata con un manometro presso una stazione di servizio o un gommista, oppure a casa se si possiedono gli strumenti adatti.
La corretta pressione, espressa in PSI (pounds per square inch – libbre per pollice quadrato), si basa sulle dimensioni dell’auto; quindi è sconsigliato non seguire le istruzioni del costruttore e affidarsi a controlli “a occhio” oppure a gonfiaggi approssimativi con strumenti tarati in modo non corretto o, peggio, senza il loro supporto.
Bisogna fare attenzione anche ai tappi delle valvole che potrebbero essere danneggiati (urti, usura, ecc); qualora lo fossero, è bene sostituirli, dal momento che rappresentano una delle principali motivazioni di perdita di pressione dello pneumatico.In fase di verifica della pressione pneumatici e del loro gonfiaggio, dobbiamo tenere presente che la temperatura influisce sul valore visualizzato, dal momento che la densità dell’aria immessa all’interno dello pneumatico varia con questo parametro ambientale: il caldo fa aumentare la pressione (gomma più gonfia) mentre il freddo la fa abbassare (più sgonfia). Non dimentichiamo che il rotolamento della gomma sull’asfalto produce calore che innalza la pressione interna, al pari del calore dei freni trasmesso ai cerchi.