Cosa c’è dietro il successo della Red Bull?
La stagione di F1 2023 è ormai agli sgoccioli e anche quest’anno abbiamo assistito a un dominio della Red Bull e di Max Verstappen, con l’olandese che si è laureato campione del mondo per la terza volta consecutiva con un vantaggio impressionante sugli inseguitori. La casa austriaca, però, ormai domina l’universo sportivo anche al di fuori delle piste e oggi andremo proprio a scoprire quali sono i segreti di un successo che pare destinato a durare ancora molti anni.
La Red Bull è il modello da seguire
Quello della F1 è un universo particolare in cui lo sviluppo tecnologico è talmente all’avanguardia che la maggior parte delle soluzioni adottate in pista vengono poi utilizzate dalle case automobilistiche anche per sviluppare le vetture che utilizziamo tutti i giorni.
Soprattutto lo sviluppo della parte motoristica è particolarmente curato e ciò che impressiona da sempre della Red Bull è che la casa austriaca è l’unica tra le grandi a non produrre il motore termico.
Potrebbe sembrare un dettaglio di poco conto per i non addetti ai lavori, ma in realtà è qualcosa di sorprendente anche in considerazione del fatto che Honda, l’azienda che fornisce i motori a Red Bull, ha da tempo ridimensionato il proprio impegno nella classe regina.
Ma come fa quindi la Red Bull a dominare la F1? Rispondere a questa domanda non è semplice ma gran parte del merito è sicuramente di Adrian
Newey, l’ingegnere britannico a cui viene da anni affidata la progettazione della monoposto e che di volta in volta riesce sempre a sorprendere tutti. Si sa, la F1 negli ultimi anni vive di cicli e la sensazione diffusa è che questo sarà dominato in lungo e in largo dalla Red Bull.
Per otto anni era stata la Mercedes a vincere tutto con Hamilton e Rosberg e questa volta pare proprio che nessuno possa neanche avvicinarsi a Verstappen che si è da poco laureato Campione del Mondo per la terza volta consecutiva. La Red Bull sembra essere un passo avanti a tutti non solo in pista ma anche a livello commerciale e di marketing ed è ormai diventata il modello da seguire per tutta la F1. Per il terzo anno consecutivo la scuderia austriaca ha rinnovato la partnership commerciale con PokerStars, azienda leader nel settore del gioco online che da ormai un decennio fa registrare numeri record in termini di utenti, fatturato e utili.
Anche PokerStars, così come Red Bull, è da sempre attenta allo sviluppo di tecnologie all’avanguardia ed è stata tra le prime a comprendere le potenzialità del web mettendo in piedi il proprio portale di gioco online.
L’impegno della Red Bull non si ferma alla F1
La F1 è stato il primo sport in cui la Red Bull ha deciso di investire in modo consistente e, a ruota, è poi passata ad altri sport come il baseball e soprattutto il calcio. Nel calcio il progetto Red Bull è divenuto ben presto un modello da seguire soprattutto in Europa, con il Lipsia e il Salisburgo che da anni risiedono stabilmente in Champions League. Il successo della Red Bull nel calcio è sotto gli occhi di tutti e si basa principalmente sulla progettualità, su una rete di scouting che sta facendo scuola e sulla cura dei settori giovanili che ha pagato i suoi frutti in più di un’occasione permettendo alle società di generare enormi plusvalenze e tenere i conti sempre in attivo.
L’ultimo gioiellino passato proprio per il Salisburgo e arrivato in brevissimo tempo ai vertici del calcio mondiale è il giovane bomber norvegese Haaland che a soli 23 anni sta impressionando tutti per forza fisica, tecnica e mentalità e che è arrivato al secondo posto nell’ultima cerimonia di assegnazione del Pallone d’Oro alle spalle solo dell’argentino Messi.
La Red Bull è da anni pioniera nel campo del marketing e della comunicazione e ha compreso meglio e prima di altre aziende quali sono le tecniche migliori per sponsorizzare il proprio prodotto in modo attivo. Dopo essere entrata a gamba tesa nell’universo sportivo oggi la Red Bull è un modello da seguire e la sensazione è che soprattutto in F1 continuerà a dominare per ancora molto tempo.