Fiat 500L : i bei tempi della promiscuità
Dal debutto sino alla generazione attuale la Fiat 500L rivela una ventata di nuove idee dal ceppo di Fiat 500. Con anime diverse che le le portano il dono della promiscuità.
Portata in dote dal neo concepito gruppo Stellantis (e svelata al Salone di Ginevra 2012) la 500L venne subito interpretata come la variante declinazione “XL o extralarge”, pur andando a rivaleggiare nel folto comparto auto del Gruppo B.
Lo stile fa la differenza
Insomma, un ben congegnato mix tra city-car, monovolume e SUV Crossover (aspetto quest’ultimo poi valorizzato). Il Centro Stile Fiat ha però integrato anche stilemi e funzionalità del passato, come il concetto del Cab-forward o cabina avanzata, che sfrutta l’abitacolo verso la parte anteriore, con il cofano corto e il muso, se non schiacciato, indubbiamente poco sviluppato.
Filosofia rimodellata dalla Fiat 600 Multipla ma con motore anteriore, e che di fatto ha portato un’ampia superficie vetrata. Al debutto, tre tipi di motore: il 0,9 litri TwinAir benzina da 85 cavalli, il MultiAir 105 CV e il Multijet Diesel 105 CV.
Un vero restyling
Dopo cinque anni di successi, per Fiat 500L è poi arrivato il tempo degli aggiornamenti. Aggiornamenti importanti.
Quello del 2017 si è dimostrato ben più di un semplice restyling. Oltre ad aver riorganizzato la gamma con le varianti Urban, Wagon e Cross, la compatta con il marchio torinese portò componenti nuovi per il 40%. Notevole, visto che si trattava di un aggiornamento “di metà carriera”.
Tris di Anime
Se la normale impostazione della carrozzeria della Urban partiva con il previsto benefit di “best seller” della gamma, la carrozzeria della definita Wagon portava un plus di spaziosità alle famiglie. Tecnicamente, la più intrigante era la variante Cross, con il suo accentuato look da crossover rialzato di 25 mm (protezioni ai lati, sotto gli sbalzi e paraurti rinforzati), ma ancor più per disporre dell’evoluto Mode Selector. Tre i diversi settaggi di guida: Normal, Traction+ e Gravity Control, selezionabili dal guidatore secondo voglie e condizioni stradali.
Un buon passo avanti si è presentato nella sicurezza, passiva e attiva, per esempio con l’ESC di serie o con il sistema di frenata automatico urbano (sotto i 30 km/h).
Non mancarono neppure delle maggiori soluzioni per la versatilità degli interni, per permettere di creare una vera moltitudine di configurazione degli spazi.
Motori collaudati
Quanto ai motori, la Fiat 500L propose inizialmente le unità a benzina 1.4 16v 95 CV e 0.9 TwinAir da 105 CV (solo su 500L Wagon). Secondo volontà dell’ AD Marchionne (testarda ma anche pratica vista con gli occhi di oggi) si volle sostenere la doppia alimentazione, benzina e GPL 1.4 Turbo 120 CV, e doppia alimentazione benzina e metano 0.9 TwinAir 85 CV. Invece per i diesel, vengono subito proposti i motori 1.3 16V MultiJet 95 CV (anche con cambio automatico Dualogic), e 1.6 16v Multijet 120 CV. Tutte unità Euro 6.
La 500L nel tempo
Una “rinfrescata” quella del 2020/2021, fatta di dettagli e digitalizzazione a bordo. Ma stilisticamente la rinnovata Fiat 500L è rimasta fedele a se stessa, introducendo nel tempo particolari ancora più personali, come l’abbinamento del gruppo “baffi e logo” nel musetto trapezoidale, un richiamo alla storica 500, e i gruppi ottici a LED per le luci diurne che riproducono la grafica degli “zero” di 500.
Richiami di famiglia coinvolgono anche i paraurti, di cui il posteriore integra luci retronebbia e retromarcia come si vede nell’immagine fari posteriori Fiat 500.
Insieme alla Mini Countryman, la Fiat 500L, con le sue particolari formule stilistiche ha sempre giocato (e forse ancora oggi) un ruolo fuori dagli schemi nel comparto delle rivali, riuscendo però sempre a rivitalizzarsi.
Fabrizio Romano